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Tamoxifene e doping: un’analisi dei rischi e delle controversie

Introduzione
Il doping è un fenomeno sempre più diffuso nel mondo dello sport, in cui gli atleti utilizzano sostanze proibite per migliorare le loro prestazioni. Tra queste sostanze, una delle più utilizzate è il tamoxifene, un farmaco originariamente sviluppato per il trattamento del cancro al seno. Tuttavia, negli ultimi anni, il tamoxifene è stato utilizzato anche come agente dopante, suscitando numerose controversie e preoccupazioni riguardo ai suoi effetti sulla salute degli atleti. In questo articolo, analizzeremo i rischi e le controversie legate all’uso del tamoxifene come sostanza dopante, fornendo una panoramica dei suoi meccanismi d’azione, dei suoi effetti sul corpo e delle evidenze scientifiche disponibili.
Il tamoxifene: meccanismi d’azione e uso terapeutico
Il tamoxifene è un farmaco appartenente alla classe degli antiestrogeni, che agisce bloccando l’azione degli estrogeni nel corpo. Gli estrogeni sono ormoni femminili che svolgono un ruolo importante nella crescita e nella funzione dei tessuti riproduttivi femminili. Tuttavia, in alcune forme di cancro al seno, gli estrogeni possono promuovere la crescita delle cellule tumorali. Il tamoxifene agisce legandosi ai recettori degli estrogeni nelle cellule tumorali, bloccando così l’azione degli estrogeni e impedendo la crescita delle cellule tumorali (Jordan, 2003).
Il tamoxifene è stato approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti nel 1977 per il trattamento del cancro al seno. È stato inoltre utilizzato con successo per prevenire la recidiva del cancro al seno nelle donne che hanno già subito un intervento chirurgico per rimuovere il tumore (Fisher et al., 1998). Tuttavia, negli ultimi anni, il tamoxifene è stato utilizzato anche come agente dopante, soprattutto nel bodybuilding e negli sport di forza, per i suoi effetti anabolizzanti e antiestrogeni (Parr et al., 2014).
Effetti del tamoxifene sul corpo
Come accennato in precedenza, il tamoxifene agisce bloccando l’azione degli estrogeni nel corpo. Ciò può avere diversi effetti, sia positivi che negativi, a seconda dell’uso e della dose del farmaco. In ambito terapeutico, il tamoxifene è stato dimostrato efficace nel ridurre il rischio di recidiva del cancro al seno e nel migliorare la sopravvivenza delle pazienti (Fisher et al., 1998). Tuttavia, quando utilizzato come agente dopante, il tamoxifene può avere effetti collaterali indesiderati, come l’aumento del rischio di trombosi e di cancro all’endometrio (Parr et al., 2014).
Inoltre, il tamoxifene può anche avere effetti sul sistema muscolo-scheletrico, che sono particolarmente interessanti per gli atleti che cercano di migliorare le loro prestazioni. Studi hanno dimostrato che il tamoxifene può aumentare la massa muscolare e la forza, grazie alla sua azione antiestrogena che riduce la produzione di ormoni catabolici (Parr et al., 2014). Tuttavia, questi effetti possono variare a seconda della dose e della durata dell’assunzione del farmaco, e possono anche essere influenzati da altri fattori come l’età e il sesso dell’atleta (Parr et al., 2014).
Controversie sull’uso del tamoxifene come sostanza dopante
L’uso del tamoxifene come sostanza dopante è stato oggetto di numerose controversie negli ultimi anni. Da un lato, ci sono coloro che sostengono che il tamoxifene sia un farmaco sicuro ed efficace per migliorare le prestazioni sportive, e che dovrebbe essere permesso agli atleti di utilizzarlo senza restrizioni. Dall’altro lato, ci sono coloro che mettono in guardia sui rischi per la salute associati all’uso del tamoxifene come agente dopante, e che chiedono una maggiore regolamentazione e controllo del suo utilizzo.
Una delle principali preoccupazioni riguardo all’uso del tamoxifene come sostanza dopante è il suo potenziale pericoloso per la salute degli atleti. Come accennato in precedenza, il tamoxifene può aumentare il rischio di trombosi e di cancro all’endometrio, che possono avere gravi conseguenze per la salute degli atleti. Inoltre, l’uso del tamoxifene come agente dopante è spesso associato all’abuso di altri farmaci e sostanze proibite, che possono aumentare ulteriormente i rischi per la salute (Parr et al., 2014).
Inoltre, l’uso del tamoxifene come sostanza dopante è stato anche criticato per essere ingiusto nei confronti degli atleti che scelgono di non utilizzarlo. Infatti, gli atleti che non utilizzano il tamoxifene possono essere svantaggiati rispetto a quelli che lo utilizzano, poiché il farmaco può migliorare le prestazioni e la capacità di recupero degli atleti (Parr et al., 2014). Ciò può portare a una competizione sleale e a una distorsione dei risultati sportivi.
Conclusioni
In conclusione, il tamoxifene è un farmaco conosciuto principalmente per il suo uso nel trattamento del cancro al seno. Tuttavia, negli ultimi anni, è stato utilizzato anche come sostanza dopante, suscitando numerose controversie e preoccupazioni riguardo ai suoi effetti sulla salute degli atleti. Mentre alcuni sostengono che il tamoxifene sia un farmaco sicuro ed efficace per migliorare le prestazioni